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tennis, sport

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nik-rail
view post Posted on 22/1/2009, 21:09




Il tennis (italianizzato in pallacorda durante il fascismo) è uno sport che vede opposti due giocatori (si parla di match singolare) o quattro (due contro due, si parla di match di doppio).

I giocatori utilizzano una racchetta al fine di colpire una palla. In passato le racchette avevano un telaio in legno, poi in leghe leggere ora in materiali polimerici, con una rete rigida di corde verticali e orizzontali, fissate al telaio.

Scopo del gioco è colpire la palla per far sì che l'avversario, posto nell'altra metà del campo da gioco, non possa ribatterla dopo il primo rimbalzo o battendola finisca con il commettere fallo.

Origine antica [modifica]

L'origine dell'attuale tennis potrebbe derivare da giochi latini (pila trigonalis), un altro gioco praticato nella corte bizantina e dal gioco francese jeu de paume, ossia un'evoluzione della pallacorda, che già nel XVI secolo esigeva l'uso della racchetta mentre in precedenza era giocato con il palmo della mano coperto da un apposito guanto.

Evoluzione del regolamento [modifica]

L'inglese Walter Clopton Wingfield stabilì un primo regolamento nel 1874 dando al gioco il nome di sphairistike; l'anno successivo si diffondeva negli Stati Uniti per opera di Mary Outerbridge; la regolamentazione definitiva è del 1888 quando si costituì l'associazione tennistica inglese. In Italia il tennis fu introdotto assieme al football nel 1880 in Liguria. Nel 1894 fu fondata la Federazione Italiana, ma rimase sempre uno sport d'elite almeno fino al dopoguerra.

Fondamentale per lo sviluppo del gioco fu la decisione del 1883 di dimezzare l'altezza della rete. Nel 1895 si svolse il primo campionato italiano per tennisti. Nel 1896 il tennis fu inserito nel programma dei primi Giochi olimpici moderni e vi restò sino al 1924 quando fu eliminato quindi riammesso nel 1988. Nel 1900 fu contesa la prima Coppa Davis ossia il trofeo che spetta annualmente alla squadra nazionale campione mondiale: la nazionale italiana vinse questo trofeo nel 1976; per le nazionali delle tenniste annualmente si disputa la Fed Cup che è stata vinta dalla nazionale italiana nel 2006.

Nel 1926 iniziò l'era dei tornei professionistici e nel 1968 la federazione internazionale accettò il professionismo per tutti i tornei. Nel 1971 si adottò il gioco decisivo (tie-break) sul punteggio di 8-8 che nel 1979 si ridusse a 6-6. Nel 1973 si ricorse all'uso dell'elaboratore elettronico per aggiornare quotidianamente le classifiche dei tennisti professionisti: sino allora le classifiche erano compilate da esperti per essere pubblicate su giornali e riviste specializzate. Il primo campo da tennis in Italia fu quello di Bordighera (Liguria).

Nel 1986 iniziarono periodici controlli antidoping di giocatori professionisti e arbitri. Il materiale dei telai delle racchette è passato dal legno al metallo per arrivare all'attuale materiale sintetico e le corde intrecciate che un tempo erano in budello animale sono poi state sostituite dal nylon o da altri materiali sintetici.
Tennis all'Olimpiade nel 1896

Da considerare che le professioniste di quest'attività atletica grazie alla loro enorme popolarità sono diventate, negli ultimi decenni del secolo scorso, le prime atlete ad accumulare introiti paragonabili a quelli dei colleghi e attualmente alcune giovani campionesse avvenenti sono ritratte su copertine di riviste come le loro coetanee modelle famose.

In base a statistiche solo indicative, poiché attualmente è impossibile essere scientificamente precisi, proprio per l'eccezionale successo popolare di tennisti e tenniste, molti esperti ritengono che il tennis sia lo sport più seguito in generale dal pubblico televisivo mondiale.

James Van Alen nel 1954 fondò la International Tennis Hall of Fame che attualmente è il più grande museo di tennis nel mondo e ha sede in Newport negli Stati Uniti; in questo museo sono custodite racchette, maglie, cappelli, foto di molti campioni e personalità illustri del tennis che vengono ammessi in qualità di membri: Nicola Pietrangeli è diventato membro nel 1986 seguìto nel 2006 da Gianni Clerici, scrittore, giornalista e commentatore televisivo per Sky Italia.

Popolarità in Italia [modifica]

In Italia un aumento della popolarità del tennis si verificò negli anni settanta-anni ottanta, ma anche anni 90, grazie ai successi conseguiti da Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Tonino Zugarelli che, nonostante la perplessità del governo e dei principali mass media italiani sull'opportunità che l'Italia disputasse la finale di Coppa Davis nel Cile governato dal generale fascista Augusto Pinochet, conquistarono (1976) la prima Coppa Davis per l'Italia (impresa mai raggiunta, neppure negli anni sessanta da Nicola Pietrangeli, Orlando Sirola, Beppe Merlo e Fausto Gardini, sconfitti nella finale di Melbourne dall'Australia): la Rai trasmise solo una breve sintesi della partita decisiva, commentata da Roma dal telecronista Guido Oddo. La diffusione della pratica del tennis ebbe impulso anche grazie al successo di Adriano Panatta in tornei internazionali di grande importanza come gli Internazionali d'Italia che si svolgono a Roma e il Roland Garros di Parigi e alla popolarità di campioni come Jimmy Connors, Bjorn Borg, John McEnroe, Ivan Lendl, Mats Wilander, Stefan Edberg, Boris Becker, Chris Evert, Martina Navratilova, Steffi Graf, Monica Seles.

Il declino della sua popolarità in Italia (già considerato, ai suoi albori, d'élite) è indissolubilmente legato anche alla sua cancellazione di fatto dai canali della tv generalista e risale a circa la metà degli anni '90, quando entrarono in scena le cosiddette pay tv.

Negli anni 2000 il tennis sembra in ripresa di popolarità in Italia, grazie anche all'esaltazione mediatica del dualismo tra lo svizzero Roger Federer, per molto tempo numero uno al mondo e considerato uno dei più grandi tennisti di tutti i tempi, e lo spagnolo Rafael Nadal, vincitore di quattro edizioni del Roland Garros, l'unico che ha impedito a Federer di aggiudicarsi il prestigioso torneo francese.

Evoluzione della racchetta [modifica]
Racchetta da tennis

Questo sport ha subìto comunque una completa rivoluzione con l'utilizzo delle racchette di grafite, inizialmente furono adottate quelle in leghe di metallo, ma davano molte vibrazioni dopo ogni colpo. Rispetto alle racchette di legno, che furono utilizzate fino agli anni ottanta, le nuove, per via della loro straordinaria leggerezza e del piatto corde molto più uniforme, sono risultate essere un discreto vantaggio per i tennisti meno dotati tecnicamente perché le nuove racchette perdonano più facilmente anche impatti con la palla non perfetti e soprattutto quelli dotati di più potenza a causa della leggerezza.

Si è quindi passati da uno sport che aveva sempre visto prevalere giocatori di grande tecnica ma non di grande agonismo, con eccezioni di rilievo come Bjorn Borg, a un altro in cui il servizio diventava un colpo decisivo e in cui il gioco di rete veniva penalizzato a causa della facilità e dell'estrema potenza espressa nei colpi di rimbalzo da fondo.

Dalla fine degli anni ottanta il fattore fisico iniziò a contare pesantemente e per questo tra i giocatori più vincenti degli ultimi vent'anni troviamo moltissimi difensori o attaccanti da fondo campo come Ivan Lendl, Mats Wilander, Jim Courier, Andre Agassi con le notevoli eccezioni rappresentate da quei campioni capaci di sommare una straordinaria tecnica a un'altrettanto straordinaria potenza come Pete Sampras e l'attuale Roger Federer. Si ritiene infatti che, allo stato attuale, un giocatore dalla tecnica elevatissima come John McEnroe avrebbe molta difficoltà a entrare nei primi dieci giocatori del mondo.[senza fonte]

Regolamento [modifica]
Classica pallina da tennis

Si pratica con una racchetta e una palla su campi, divisi in due da una rete, che possono essere in cemento, terra battuta, erba o materiale sintetico; sono sempre più numerosi i campi al coperto che consentono l'attività anche nel periodo invernale.

Lo scopo del gioco è di mandare la palla nel campo rivale, in zone delimitate da righe in base al tipo d'incontro ossia singolo o doppio, per far punto facendo toccare una volta a terra la palla nel campo avverso in modo che l'antagonista non possa rispondere e il punto si assegna anche quando l'avversario non riesce a far passare la palla sopra la rete; la palla può essere colpita esclusivamente con la racchetta: al volo, con esclusione della risposta alla battuta o dopo un solo rimbalzo.

Gli incontri hanno dei punteggi che si suddividono in partite, in lingua inglese set; in base ai tipi di torneo gli incontri sono al meglio delle 3 o 5 partite; una partita è costituita da 6 o più giochi, in lingua inglese game, nonché se i giocatori sono sul punteggio di 6-6, quando il regolamento del torneo lo prevede, si disputa un gioco decisivo, in lingua inglese tie-break, per conseguire la vittoria sul 7-6, a eccezione della quinta partita in alcuni importanti tornei (Roland Garros, Australian Open, Wimbledon).

Il punteggio di un gioco assegna punti nella successione di 15 - 30 - 40 - vittoria e se i giocatori sono sul punteggio di 40 - 40 consegue la vittoria chi vince 2 vantaggi consecutivi. Nel tie-break vengono assegnati punti nella normale successione numerica (1, 2, 3, 4, ...): si aggiudica il gioco decisivo chi per primo realizza 7 punti.

Per vincere un gioco così come per vincere una partita un giocatore deve superare l'avversario sempre di almeno 2 punti; quindi il risultato di una partita può essere: 7-6, 7-5, 6-4, 6-3, 6-2, 6-1 o 6-0.

L'origine del punteggio 15 - 30 - 40 non è certa ma si pensa abbia radici medievali e francesi. Una possibile spiegazione è basata sulla presenza di un orologio sul campo. Un movimento di un quarto della lancetta (una per giocatore) veniva fatto dopo ogni punto e il risultato passava da 15 a 30 a 45 (col tempo abbreviato in 40). Quando si arrivava a 60 il ciclo era completo e così il gioco. Rino Tommasi, giornalista e telecronista di tennis, invece asseriva che ciò fosse dovuto al suono delle parole 15 30 40 che, nel vecchio francese, suonavano come un ritornello.

 
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