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salto, sport

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nik-rail
view post Posted on 19/1/2009, 21:02




Il termine salto indica il movimento con cui ci si stacca dal terreno con un balzo per superare un ostacolo o per percorrere una distanza. Nello sport esistono varie discipline di salto:

* salto a ostacoli, specialità dell'equitazione
* salto con gli sci, specialità dello sci nordico
* salto con l'asta, specialità dell'atletica leggera
* salto in alto, specialità dell'atletica leggera
* salto in lungo, specialità dell'atletica leggera
* salto triplo, specialità dell'atletica leggera
* salto con elastico o bungee jumping, specialità di sport estremo

Il salto con gli sci è uno sport in cui gli atleti muniti di sci scendono lungo la rampa di un trampolino da cui spiccano un balzo cercando di atterrare il più lontano possibile. Oltre alla lunghezza del salto, il risultato finale dipende anche dai punti di stile, assegnati dai giudici in una scala da 1 a 20 (punteggio massimo).

Nel caso di trampolini molto lunghi (con un punto K di almeno 185 metri), utilizzabili per le gare di Coppa del Mondo ma non per Olimpiadi o Mondiali di sci nordico, la specialità prende più propriamente il nome di volo con gli sci.

Oltre che come disciplina a sé stante, il salto con gli sci è assieme allo sci di fondo una delle due prove che compongono la combinata nordica.
Storia [modifica]
Il trampolino di Holmenkollen a Oslo

Come molti altri sport invernali, il salto con gli sci nacque in Norvegia. I primi salti avvennero attorno alla metà dell'Ottocento a Morgedal, un piccolo villaggio della regione del Telemark noto come "la culla dello sci". La prima gara si svolse a Trysil, nel sud della Norvegia, nel 1862. La prima competizione di un certo richiamo si tenne nel 1879 a Husebybakken, nei pressi di Oslo. Husebybakken ospitò l'evento con cadenza annuale fino al 1891; l'anno successivo la gara venne spostata al trampolino di Holmenkollen, la collina che sovrasta la capitale norvegese, diventato da allora uno dei luoghi sacri del salto con gli sci. La gara di Holmenkollen si svolge ancora oggi ogni anno in febbraio o marzo, e attira decine di migliaia di spettatori dalla Norvegia e dall'estero.

Fuori dalla Norvegia, il salto con gli sci si è diffuso soprattutto in Finlandia, Germania e Austria. Tradizionalmente i saltatori di questi quattro paesi dominano da sempre le competizioni internazionali. Occasionalmente sono riusciti ad emergere atleti della Svizzera, dell'Europa orientale o del Giappone. In Italia i praticanti del salto con gli sci sono pochissimi; a livello internazionale, i migliori risultati sono stati ottenuti da Roberto Cecon, ritiratosi nel 2003 dopo 16 anni e 6 vittorie in Coppa del Mondo.

Il salto con gli sci è sport olimpico fin dai I Giochi olimpici invernali del 1924. Contemporaneamente vennero istituiti i Mondiali di sci nordico, nel cui programma figurano gare di salto con gli sci, sci di fondo e combinata nordica. Attualmente i campionati del mondo vengono disputati ogni due anni, negli anni dispari. Sia alle Olimpiadi che ai Mondiali, vengono assegnati tre titoli: individuale dal trampolino corto, individuale dal trampolino lungo, a squadre dal trampolino lungo.
Uno dei "quattro trampolini": il Bergisel a Innsbruck

Nel 1952 prese il via la Tournée dei quattro trampolini, ritenuta la più prestigiosa competizione della specialità dopo le Olimpiadi e la Coppa del Mondo. Sono quattro gare che si disputano annualmente tra la fine di dicembre e l'inizio di gennaio prima in Germania, sui trampolini di Oberstdorf e Garmisch-Partenkirchen, poi in Austria, a Innsbruck e a Bischofshofen. Alla fine delle quattro gare, il saltatore con il punteggio complessivo più alto vince la tournée.

Dal 1972 esiste anche il Mondiale di volo con gli sci, che si disputa in una singola gara ogni due anni, negli anni pari.

Dal 1994 viene organizzato anche il Grand Prix, un circuito estivo di gare di salto con gli sci, rese possibili dai materiali sintetici che consentono lo scivolamento degli atleti come sulla neve. Le competizioni si svolgono sugli stessi trampolini utilizzati nelle gare della Coppa del Mondo invernale.

Nel 1997 è stato istituito il Nordic Tournament, l'equivalente nordico della Tournée dei quattro trampolini. Il torneo è composto dalle quattro gare di Coppa del Mondo che si disputano a fine stagione in Finlandia e Norvegia.

A livello agonistico, il salto con gli sci è stato uno sport riservato unicamente agli uomini fino al 1998, anno in cui si è svolta la prima gara femminile riconosciuta dalla Federazione Internazionale Sci (FIS). Il salto con gli sci femminile è tuttavia ancora escluso dai mondiali di sci nordico e dal programma olimpico. La prima competizione mondiale femminile è in programma per i Mondiali di sci nordico 2009, che potrebbe preludere all'introduzione del salto con gli sci femminile alle Olimpiadi di Vancouver 2010.

l salto con l'asta è una disciplina dell'atletica leggera nella quale l'atleta, dopo aver preso una breve rincorsa, utilizzando l'asta cerca di superare un'asticella, sorretta da due ritti, senza farla cadere.
La specialità prende origine da un'antica gara effettuata nei giochi dell'antica Gallia, che prevedeva che il concorrente saltasse il più lontano possibile, facendo leva su un ramo abbastanza robusto.
Il saltatore con l'asta deve coniugare la velocità propria di un velocista, forza nelle braccia e nel busto ed estrema agilità proprie di un ginnasta: solo con la presenza di tutte queste doti un atleta può ottenere buoni risultati in questa disciplina, una delle più spettacolari, se non addirittura la più spettacolare fra tutte quelle dell'atletica leggera.
Le regole di gara [modifica]

Il regolamento prevede che l'atleta possa usare aste di qualsiasi lunghezza, costruite in bambù o in fibra di vetro, e che le possa impugnare in qualsiasi modo e a qualsiasi altezza; non è possibile, dopo lo stacco da terra, spostare le mani verso l'alto arrampicandosi sull'asta, pena la non validità del salto stesso. Ogni atleta ha a disposizione tre salti e ogni volta che supera una misura la quantità dei salti a disposizione viene riportata al numero di tre; l'atleta è eliminato quando gli rimangono zero salti a disposizione. La tattica più comune è di utilizzare - se necessario - tutti e tre i salti a disposizione per una stessa misura, fino a che non la si supera, ma è anche possibile, per esempio, usarne solo due e - non avendo ancora superato la misura - riservare l'ultimo tentativo per una misura successiva. Le misure partono da una quota di apertura e vanno via via crescendo, fino all'eliminazione di tutti gli atleti. Ad ogni nuova misura gli atleti vengono chiamati a saltare secondo un ordine prestabilito dal giudice di gara, normalmente tramite sorteggio, e possono o saltare oppure passare la misura, aspettando quella successiva: non è possibile più saltare una misura che si è passata. Per ogni salto ciascun concorrente ha a disposizione un tempo prestabilito, che varia a seconda del numero di atleti ancora in gara o se si sta saltando la misura che equivale ad nuovo record del mondo. Il tempo per il salto parte dal segnale di pista libera o di bandiera bianca del giudice e la rincorsa dell'atleta deve partire prima che questo tempo finisca, pena la nullità del salto; in molte gare è previsto l'uso di una bandiera gialla per indicare l'approssimarsi della fine del tempo a disposizione. Per ogni tentativo il concorrente può chiedere di variare la misura dei ritti, ovvero spostarli avanti (variazioni positive) o indietro (variazioni negative) rispetto alla cassetta d'imbucata, per uno slittamento massimo di 100 cm in avanti e 20 cm indietro. All'inizio della gara ogni atleta può comunicare la propria variazione dei ritti standard, che viene impostata dai giudici di gara in mancanza di altre comunicazioni da parte dell'atleta. È possibile, sempre nei limiti di tempo previsti, interrompere la rincorsa e ripeterla, in qualunque momento, a patto che non si sia superato (con l'asta o con qualsiasi parte del corpo) il piano verticale perpendicolare alla direzione di rincorsa che passa per l'estremità della cassetta d'imbucata più vicina al materasso di ricaduta, pena la nullità del salto. In caso di rottura dell'attrezzo, attestata dal giudice di gara, il salto può essere ripetuto senza essere ritenuto nullo e senza penalità alcuna.

Il salto in lungo è una specialità dell'atletica leggera, in cui gli atleti, dopo una rincorsa, raggiungono la zona limite dove poter saltare, detta "battuta", cercando di atterrare il più lontano possibile nella buca riempita di sabbia. La lunghezza del salto viene misurata dal limite di battuta, indipendentemente dal punto esatto dove l'atleta ha saltato. Il salto in lungo fa parte dei salti in estensione come il salto triplo ed è il più naturale.

Gli elementi principali sono una pedana di rincorsa, fatta di materiale sintetico come lo sportflex super x, una zona di stacco e la fossa (o buca) che è riempita di sabbia.

L'esecuzione tecnica è suddivisa in 4 parti:

- Rincorsa: L'atleta cerca di raggiungere la massima velocità possibile con la quale effettua il balzo. Non si parla quindi di velocità massimale intesa come un velocista.

- Stacco: Attraverso una forte azione dell'arto inferiore l'atleta eleva il suo centro di gravità staccandosi da terra.

- Volo: È una fase in cui l'atleta non ha contatto con il terreno e mantiene l'equilibrio in attesa dell'arrivo in sabbia.

- Atterraggio: Arrivo il più lontano possibile dalla zona di stacco.

La misurazione avviene dal segno, lasciato nella sabbia, più vicino alla zona di stacco. Quindi viene contata anche la più piccola traccia lasciata da una mano, da un braccio.
Record del mondo [modifica]

Gli attuali record del mondo sono detenuti da Mike Powell a livello maschile, con 8,95 m, ottentuto nella finale dei Campionati mondiali di Tokyo, il 30 agosto 1991 e a livello femminile da Galina Chistyakova, che saltò 7,52 m l'11 giugno 1988.

Nel 1992, in condizioni ventose Mike Powell saltò 8,99 m al Sestriére; nel 1994 Heike Drechsler, sempre al Sestriére, fece registrare una misura di 7,63 m, con un vento di appena +2,1 m/s. Nel 1995, ancora al Sestriére, favorevole perché in altura, Ivan Pedroso saltò 8,96 m; il salto fu inizialmente considerato record del mondo, ma in seguito fu accertato che un giudice si era inavvertitamente piazzato davanti all'anemometro, falsando quindi la misura del vento, che fu considerato superiore ai 2 m/s. L'atleta si aggiudicò comunque la Ferrari messa in palio dagli organizzatori per chi avesse battuto un record del mondo [1][2].

Gli attuali record del mondo al coperto sono detenuti a livello maschile da Carl Lewis, con 8,79 m, ottenuto il 27 gennaio 1984 a New York, ed a livello femminile da Heike Drechsler con 7,37 m, ottenuto a Vienna il 13 febbraio 1988.
 
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